Domani giovedì 4 novembre in prima serata su Rai 1 andrà in onda il docu-film "LA SCELTA DI MARIA" girato ad Aquileia con Cesare Bocci, Sonia Bergamasco e Alessio Vassallo; una produzione Anele in collaborazione con Rai Cinema e realizzato anche con il contributo di Fondazione Aquileia, Regione Friuli Venezia Giulia e PromoTurismoFvg.

LA SCELTA DI MARIA

Una produzione Anele in collaborazione con Rai Cinema

Con il patrocinio del Ministero della Difesa

In collaborazione con la Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni – 
Presidenza del Consiglio dei Ministri

In co-produzione con Istituto Luce-Cinecittà e con Tenderstories

Con il contributo di 
Fondazione Aquileia, Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG

Con il sostegno di 
Intesa San Paolo e Comune di Aquileia


Regia di Francesco Miccichè

Con Sonia Bergamasco, Cesare Bocci, Alessio Vassallo

Prodotto da Gloria Giorgianni


Docu-film di 90 minuti, in prima tv su Rai1 il 4 novembre 2021
in occasione del 100° Anniversario dalla tumulazione del Milite Ignoto

IL PROGETTO

In occasione del Centesimo Anniversario dalla tumulazione all’Altare della Patria a Roma, il docu-film ripercorre la vicenda storica, politica e sociale del Milite Ignoto, attraverso le interpretazioni di Sonia Bergamasco nel ruolo della Madre d’Italia Maria Bergamas, di Cesare Bocci nel ruolo del Ministro della Guerra Luigi Gasparotto e di Alessio Vassallo nei panni del tenente Augusto Tognasso

Intrecciando la narrazione fiction a preziosi repertori d’epoca, animazioni originali e una serie di “interviste ricostruite” ai protagonisti della storia, interpretati dai rispettivi attori, il docu-film restituisce alle nuove generazioni un ritratto umano e profondo di chi ha vissuto in prima persona una vicenda storica senza precedenti, capace di rappresentare gli stati d’animo e le emozioni di un intero Paese, profondamente scosso dalla distruzione e dallo smarrimento generati dalla Grande Guerra. 


LA TRAMA

Il racconto del docu-film prende il via nel “biennio rosso” successivo alla Prima Guerra Mondiale, in un’Italia in piena crisi economica, sconvolta da profonde divisioni politiche e sociali. È in questo contesto che il ministro della guerra Luigi Gasparotto istituì due commissioni che lavoravano tra Gorizia e Aquileia: la prima, formata da un medico e sei reduci pluridecorati, tra cui il tenente Augusto Tognasso, aveva il compito di cercare undici salme di soldati non riconoscibili nei luoghi in cui erano avvenute le battaglie più cruente; la seconda doveva scegliere una madre che aveva perso un figlio in guerra. Questa donna avrebbe dovuto indicare una delle undici salme trovate dalla prima commissione per farne un simbolo di tutti i caduti in guerra mai identificati, il Milite Ignoto.  

La narrazione ripercorre il toccante momento in cui Maria Bergamas, una contadina alla quale era rimasta solo una lettera del figlio Antonio, venne scelta come “madre d’Italia” tra la commozione di tutta la commissione, e quello della mattina del 28 ottobre 1921 quando, nella cattedrale di Aquileia, lei si inginocchiò davanti alla decima bara, decretando così il Milite Ignoto, fino allo storico viaggio in treno che trasportò la salma da Aquileia a Roma. Un viaggio di 120 soste durato 4 giorni, a bordo del quale Maria Bergamas e il tenente Tognasso assistettero ad uno spettacolo unico: in tutte le tappe, intere folle di persone si inchinavano, pregavano e salutavano. Il Milite Ignoto divenne il simbolo del dolore di tutti gli italiani; quel viaggio, un momento di elaborazione di un lutto collettivo in cui si ritrovarono vicine le diverse anime del Paese. 

Il racconto si chiude a Roma, dove il convoglio venne accolto dal Re “soldato” Vittorio Emanuele III.  Nello stesso istante, nelle città di tutta Italia, ci fu un lungo e silenzioso momento di cordoglio, voluto dal Ministro Gasparotto, scandito solo dai pianti delle madri, dai rintocchi delle campane e da ventun colpi di cannone. Il Milite Ignoto venne tumulato il 4 novembre 1921 all’Altare della Patria dove, ancora oggi, è vegliato senza sosta dai militari di tutte le armi che a turno rendono onore al soldato senza identità, simbolo di un Paese per una volta unito. Quando Maria morì, nel 1953, chiese di essere sepolta dietro la cattedrale di Aquileia, a fianco delle altre dieci salme di soldati ignoti che lei non scelse. 

NOTE DI REGIA

“La scelta di Maria” nasce da un’intuizione di Cesare Bocci ed è stato realizzato grazie alla forza di volontà della produttrice Gloria Giorgianni, che ha creduto da subito nel fatto che questa storia andava raccontata per il suo centenario. Con loro, con lo sceneggiatore Marco Videtta e poi con Sonia Bergamasco e Alessio Vassallo, abbiamo condiviso un percorso prima di conoscenza dei fatti e poi di grande coinvolgimento, perché man mano che andavamo avanti ci siamo resi conto che quella che volevamo raccontare era una storia che ci riguardava da vicino. Per esempio mio nonno paterno, all’epoca giovane siciliano, è andato a combattere a Gorizia ed è rimasto ferito e mutilato, ma a parte i personalismi io credo che se andiamo a scavare nella nostra storia familiare ognuno di noi ha avuto un parente vicino o lontano che ha combattuto in quella terribile guerra.

Nel prendere coscienza della storia ci è sembrato importante curarne i dettagli, per cui la minuziosa ricerca dei costumi, delle acconciature e la fedele ricostruzione storica ci sono sembrati i modi migliori di rendere omaggio a quelle donne e quegli uomini che quella storia l’hanno scritta. Ci siamo basati sulle immagini esistenti e sul racconto postumo dei nostri tre protagonisti, Maria Bergamas, il Tenente Augusto Tognasso e il Ministro Luigi Gasparotto, avendo come fonti i loro diari, le interviste, e i libri scritti durante e dopo l’evento.
Un discorso a parte meritano i luoghi. Abbiamo girato nelle trincee ancora esistenti del Monte San Michele e sul greto del fiume Isonzo, dove si sono combattute alcune delle più sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale. Abbiamo poi ambientato molte scene nella spettacolare Basilica di Aquileia. Quello è il vero luogo in cui Maria Bergamas scelse la salma del Milite Ignoto che ancora oggi è custodita a Roma. E ricostruire le scene de “La scelta di Maria” nei luoghi dove sono avvenuti i fatti ci ha fatto toccare con mano la forza della storia, tornare indietro nel tempo e rivivere quei momenti, con un rispetto e una commozione che speriamo il nostro film riesca a trasmettere. Tutto questo ha aiutato la troupe e gli attori a “sentire” realmente la storia.

Il linguaggio del docufilm secondo noi era il mezzo ideale per raccontare cosa c’è stato dietro il Milite Ignoto. Abbiamo mischiato ricostruzioni di fiction, testimonianze ricostruite, animazione e immagini di repertorio. In particolare straordinarie sono le immagini del treno che da Aquileia porta la salma a Roma in cui si vedono folle di uomini, donne, bambini e militari che si inginocchiano al passaggio. Noi abbiamo immaginato e messo in scena anche cosa provavano coloro che dentro quel treno accompagnavano il simbolo dei soldati caduti italiani verso la capitale. Un viaggio che di fatto è stata la commossa elaborazione di un lutto di una intera nazione.


Francesco Miccichè

CAST ARTISTICO E TECNICO


Sonia Bergamasco                            Maria Bergamas

Cesare Bocci                                       Onorevole Luigi Gasparotto

Alessio Vassallo                                Tenente Augusto Tognasso

Alessia Franchin                               Contessa Anna Visentini Feruglio   

Valentina Munafò                            Anna Bergamas

Carla Manzon                                    Mercedes Iori 

Marco Maria Casazza                     Generale Giuseppe Paolini
 
Massimo Sangermano                    Generale Sanna

Federico Pieri                                    Don Nani
    

Una produzione Anele in collaborazione con Rai Cinema

Da un’idea di Cesare Bocci

Soggetto: Cesare Bocci, Francesco Miccichè, Marco Videtta

Sceneggiatura: Francesco Miccichè, Marco Videtta

Consulenza storica: Lorenzo Cadeddu

Fotografia: Patrizio Patrizi

Suono: Francesco Morosini

Costumi: Magda Accolti Gil

Scenografia: Fabio Vitale

Montaggio: Marco Rizzo

Musiche: Antonio Fresa, Edizioni Curci s.r.l.

Produttore esecutivo: Marcello Tarantini

Produttori associati: Tore Sansonetti, Carlotta Schininà, Moreno Zani

Prodotto da Gloria Giorgianni

Regia di Francesco Miccichè