Giovedì 30 luglio, nei porticati del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, la Fondazione Aquileia ha presentato le  linee del Piano Strategico degli interventi nelle aree archeologiche e sugli immobili che fanno parte del sito UNESCO e si intersecano con i programmi di sviluppo urbanistico e viario di competenza del Comune.

La presentazione, destinata al Consiglio d’Amministrazione e al Collegio dei Revisori dei Conti della Fondazione, ha visto  per l’occasione la partecipazione dei   rappresentanti delle cinque Università con cui la Fondazione ha da tempo consolidato partnership scientifiche  e che conducono importanti campagne di scavi ad Aquileia (Udine, Trieste, Venezia Ca’ Foscari, Padova e Verona), della Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio Dottoressa Simonetta Bonomi, del Consigliere per la formazione e ricerca del Ministro Franceschini Prof. Giuliano Volpe, già Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, e dalla Dottoressa Andreina Contessa, Direttore Regionale dei Musei FVG.

Presenti anche la Direttrice del MAN Dott.ssa Marta Novello e la funzionaria archeologa  della Soprintendenza Paola Ventura.  La Regione Autonoma FVG  era rappresentata dal proprio rappresentante nel CdA della Fondazione, Prof. Alessio del Fabbro.

Il Piano Strategico, frutto del lavoro di anni di riflessione e lavoro, è stato redatto dal  Direttore della Fondazione  Cristiano Tiussi, con il supporto di un gruppo di lavoro coordinato dal Prof.Carlo Magnani dello IUAV di Venezia, che ha illustrato i criteri ispiratori del piano.

Il piano, fortemente orientato allo sviluppo ordinato e virtuoso del territorio di Aquileia,  ha ottenuto generale e piena condivisione da parte di tutti i presenti,  in particolare da parte del Sindaco di Aquileia Emanuele Zorino. Positive e incoraggianti le osservazioni del Consigliere del Ministro Franceschini Prof. Volpe che ha affermato di considerare quello della Fondazione Aquileia come un laboratorio unico in Italia e un modello  trainante nei confronti di altre esperienze nel settore della valorizzazione. La Fondazione dovrebbe, secondo il Prof. Volpe svolgere la funzione che nell’informatica è assicurata dal “sistema operativo” per ogni attività di valorizzazione condotta sul territorio, oltre che rappresentare e sviluppare un esempio di collaborazione con le Università anche nel quadro del rapporto MIBACT-MIUR.

Atmosfera dunque pienamente positiva ed improntata a grande spirito di collaborazione interistituzionale, ravvivata peraltro da un garbato dibattito originato dall’annuncio della prossima istituzione da parte della Regione di un Ufficio Unico per la gestione dei fondi destinati due anni fa dal MIBACT ad Aquileia (soluzione peraltro proposta dalla Fondazione già nel giugno 2018). Il Presidente della Fondazione Zanardi Landi e il rappresentante del MIBACT in seno al CdA della Fondazione, dottor Salvo Barrano, hanno tenuto a sottolineare che nè il Consiglio d’Amministrazione, nè il Presidente, né il Direttore della Fondazione Aquileia sono stati in alcun modo consultati su un’iniziativa che potrebbe rivelarsi decisiva evitare la perdita dei fondi assegnati e che avrà un  impatto enorme sulla valorizzazione del sito UNESCO.  Piena la fiducia espressa nei confronti del Presidente Fedriga e della sua perdurante intenzione di valorizzare al massimo le potenzialità della Fondazione Aquileia come emerse nel corso degli ultimi anni.

 Il Direttore Cristiano Tiussi, che ha illustrato le fasi e la consistenza dei conferimenti delle aree (in tutto 21 ettari) e i principi ispiratori del piano, che offre un approccio globale al tema della valorizzazione delle aree stesse, non solo limitato all'aspetto storico-archeologico ma anche alle valenze di carattere naturalistico e paesaggistico che le contraddistinguono. Il prof. Magnani  ha sottolineato come gli obiettivi del piano siano costituiti dalla necessità di ricostituire l'unità e la convivenza tra  città romana, città medioevale e città moderna. L’individuazione, stabilita nel Piano di Gestione approvato nel 2017, di una zona cuscinetto (buffer zone) intorno al perimetro del sito UNESCO permette, all’interno della specificità del caso aquileiese, la costruzione di un parco che è al contempo parco archeologico, parco agricolo e parco urbano; la costruzione della circonvallazione, come prevista dalla regione FVG, ad est della città, consentirà di alleggerire il traffico lungo la strada regionale 352 soprattutto nel tratto di attraversamento del foro, dove il ridimensionamento della sezione stradale, per la costruzione di una zona 30 o di una zona ZTL, potrà indurre un sentimento di estraneità verso le automobili e non più verso le aree archeologiche come oggi accade. La costruzione della strada comporterà la riorganizzazione dei tracciati viabilistici urbani e l’opportunità del coinvolgimento dell’area dell’ex caserma e della base missilistica. Il piano offre infine uno sguardo che travalica i confini di Aquileia e proietta il sito nel contesto del territorio regionale della “bassa friulana”, considerando l'esistenza in pochi chilometri di tre eccezionali esempi di città di fondazione (Aquileia città romana, Palmanova città rinascimentale, Torviscosa città del XX secolo) e, lungo l’asse nord sud, di centri importantissimi come Cividale e Grado.

Il Sindaco di Aquileia Emanuele Zorino ha elogiato il lavoro, evidenziando come il recente protocollo con il demanio per la cessione al Comune della caserma Brandolin s'inserisca perfettamente in questo contesto e ricordando  lo stato di avanzamento progettuale della circonvallazione (Ring) da parte di FVG Strade.