Aquileia Film Festival 2025
Un viaggio tra strati di memorie
L’archeologia al cinema conquista il pubblico: 6 serate, 9 film, 12 ospiti delle conversazioni, 4.600 spettatori in piazza e 23.223 utenti unici da 13 Paesi in diretta streaming
Ecco le date del 2026: 28 luglio - 4 agosto 2026
Si è conclusa ieri sera, con la serata che ha visto protagonista Altan e con uno straordinario successo di pubblico in piazza e in streaming la XVI edizione dell’Aquileia Film Festival, la rassegna di cinema arte e archeologia, che ha animato Aquileia per una settimana, organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con Archeologia Viva, Firenze Archeofilm con il sostegno di PromoTurismoFvg e di Cassa Rurale Fvg.
L’evento è stato realizzato in collaborazione con Ministero della Cultura, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Aquileia e Basilica di Aquileia.
L’edizione 2025 dell’Aquileia Film Festival ha accompagnato il pubblico in un viaggio affascinante attraverso luoghi, civiltà e storie, legati dal tema conduttore “Strati di memorie”. Un percorso narrativo che ha attraversato epoche e geografie, facendo emergere ciò che il tempo ha sepolto e la ricerca ha saputo riportare alla luce.
Le proiezioni hanno esplorato l’Italia come luogo di tensione tra sviluppo e conservazione, con i casi emblematici di Paestum, Sibari e Gravisca, e le storie di chi ha lottato per salvare la memoria intellettuale, come il bibliotecario De Gregori nella Roma della guerra. Lo sguardo si è poi allargato oltre i confini italiani, fino alle rovine devastate di Ninive, dove l’archeologia diventa fondamentale per il recupero della memoria, e a Byblos, città tra le più antiche del Mediterraneo, che continua a rivelare nuovi strati di storia sotto ciò che si credeva già noto.
Uno dei momenti più intensi è stato quello dedicato al santuario etrusco di San Casciano dei Bagni, protagonista del documentario In carne e bronzo - il documentario Rai per la regia di Eugenio Farioli Vecchioli e Brigida Gullo che ha vinto l’Aquileia Film Festival – con un racconto potente dello scavo archeologico che ha riportato alla luce testimonianze etrusche di straordinario valore. E proprio i bronzi di San Casciano, restaurati, attualmente in esposizione a Berlino, saranno in mostra ad Aquileia da novembre – come annunciato sul palco dell’Aquileia Film festival da Marta Novello, direttrice del Museo archeologico nazionale di Aquileia.
Il documentario sul restauro del celebre mosaico pompeiano di Alessandro, ha rivelato la tensione tra ciò che la storia cancella e ciò che la scienza può ancora svelare. Le immagini hanno restituito anche la forza evocativa della Via Appia, raccontata come una narrazione continua tra Roma e Brindisi, carica di secoli di viaggi, commerci e pensiero, fino al recente riconoscimento UNESCO.
Nel fuori Festival il ritrovamento di una lettera ha fatto emergere una vicenda rimasta nascosta per cinque secoli: la storia di Marcho, l’ultimo alfiere del Patriarcato di Aquileia. A chiudere, l’omaggio ai 50 anni della Pimpa e a uno dei più lucidi osservatori dell’Italia contemporanea, il fumettista Altan, le cui vignette hanno saputo raccontare, con ironia e precisione, la società degli ultimi decenni.
Oltre ai film le conversazioni- intervista con gli ospiti – Francesca Cenerini, Tommaso Sestito, Luca Peyronel, Jacopo Tabolli, Eugenio Farioli Vecchioli, Corrado Augias, Eros e William Cisilino, Marco Fabbro, Claudio Zorzenon, Francesco Tullio Altan - hanno arricchito e completato la proposta festivaliera.
«La splendida piazza Capitolo con la Basilica dei Patriarchi illuminata scenograficamente per l’occasione sono state il palcoscenico naturale di un’edizione che ha visto una straordinaria partecipazione – sottolinea Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia – quasi tutti esauriti, spesso già in fase di prenotazione, ogni sera gli 800 posti a sedere in piazza per un totale di 4600 persone in presenza e 23.223 utenti unici collegati in diretta streaming dall’Italia e dall’estero (Italia, Francia, Belgio, Croazia, Inghilterra, Stati Uniti, Svizzera, Austria, Germania, Canada, Sud Africa, Thailandia, Argentina).
Il 15% del pubblico in piazza appartiene alla fascia d’età 35-54, il 58% circa è over 55. Circa il 73% proviene dal Friuli Venezia Giulia, di cui poco meno della metà dalla provincia di Udine. Altre presenze dal Veneto, Lombardia e Lazio.
«L’Aquileia Film festival si conferma - continua Corciulo – uno degli appuntamenti più attesi della programmazione culturale di Aquileia e dell’intero Friuli Venezia Giulia. Un evento che unisce cinema, conoscenza e comunità e che ogni anno diventa occasione per riflettere sul valore della memoria come ponte tra passato e presente. Questa edizione è stata pensata per essere accessibile a tutti grazie a film sottotitolati, audiodescrizioni e trascrizioni in tempo reale delle conversazioni, permettendo a a un pubblico sempre più ampio di partecipare e sentirsi coinvolto.
Il festival è da sempre un’opportunità per far conoscere il lavoro degli archeologi, le ultime scoperte dei nostri ricercatori e delle nostre missioni in Italia e all’estero ma anche per discutere di attualità, ambiente e bellezza.
Grazie a una regia curata e alle suggestive riprese con il drone dei siti archeologici, del Museo archeologico e della Basilica illuminati, trasmessi ogni sera in diretta in piazza e in streaming – si è rivelato anche anche una vetrina preziosa per raccontare Aquileia e il suo patrimonio a un pubblico sempre più ampio».
Anche sul web e sui social il festival è stato molto seguito: il sito internet della Fondazione Aquileia ha avuto un incremento di utenti del 21.7% nell’ultimo trimestre con 21.2% di nuovi utenti concentrati prevalentemente a cavallo di luglio e agosto nelle giornate del Festival.
Sui social il pubblico risulta essere al 60% circa declinato al femminile con 77.000 utenti raggiunti nell’ultimo mese su Facebook, un incremento del 33% delle visite alla pagina.
La prossima edizione - annuncia Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia - si terrà dal 28 luglio al 4 agosto 2025.