Mercoledì 14 febbraio. Firmato oggi a Roma dalla Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, dal Ministro per i beni e le Attività Culturali Dario Franceschini e dal Segretario generale del Mibact Carla Di Francesco alla presenza del Presidente della Fondazione Aquileia Antonio Zanardi Landi e del Direttore generale Musei del Mibact Antonio Lampis il rinnovo dell’Accordo Stato – Regione  per la valorizzazione del patrimonio culturale della città di Aquileia.

Il documento prevede il conferimento in uso alla Fondazione Aquileia (che attualmente gestisce il fondo Pasqualis, fondo Cal, fondo Cossar, stalla Violin, sepolcreto e l’area della Südhalle, il foro, il porto fluviale, via Sacra, l’area delle Grandi terme-Comelli, il fondo ex Moro dove insiste la Casa delle bestie ferite, il fondo Cassis con la Casa dei putti danzanti e il fondo Violin )  del Museo archeologico Nazionale e i relativi magazzini, compresi i complessi di ex casa Sverzut e della ex stalla Sverzut e dell'immobile attualmente occupato dalla Direzione del museo; il Mueso Paleocristiano; l'immobile ex Brunner in via Roma; il Fondo ex Sandrigo a est del fiume Natissa; il Fondo ex officina Moro tra foro e ex Essiccatoio; la Cripta scavi, angolo sud-est, sulla base di un protocollo d'intesa da stipularsi con l'Arcidiocesi di Gorizia.

«Si tratta – dichiara Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia – di un grande riconoscimento del lavoro fatto dalla Fondazione Aquileia negli ultimi anni e di una manifestazione di grande fiducia da parte del Ministro Franceschini e della Presidente Serracchiani che affidano alla Fondazione dei beni di eccezionale importanza per la storia e la valorizzazione di Aquileia. Si apre –  davanti a noi un percorso estremamente impegnativo che richiederà sforzi considerevoli per coniugare attività di ricerca, scavo, valorizzazione delle aree e dei musei armonizzando le attività con programmi di grande respiro».

Per quel che attiene alla tempistica di questi passaggi, entro i prossimi tre mesi si provvederà alla consegna dei beni immobili (aree e fabbricati), mentre entro un anno si procederà alla consegna delle collezioni, anche con atti separati, previa redazione di specifico inventario delle stesse effettuato da parte della Fondazione con la collaborazione del Ministero.